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sabato, dicembre 01, 2007

Freddie and me

E' da un pò che penso a cosa scrivere qui sul blog di Freddie. Voglio scrivere qualcosa che faccia capire quanto amo questo artista e che vada al di là delle notizie "classiche". Perciò rimando al futuro le trascrizioni di interviste rare o le notizie sui video e vi parlerò di cos'è Freddie per me, di cosa ha rappresentato nella mia vita.
Il primo contatto coi Queen è avvenuto quando avevo circa 7 anni. Una sera un amico di mio fratello portò a casa mia un pacchetto; io ci sbirciai dentro: era una specie di bandiera in bianco e nero su cui c'erano questi 4 personaggi, uno dei quali coi baffi. Da lì ad ascoltare le cassette (i cd non erano ancora diffusi) il passo è stato breve. La prima cassetta che mi sono comprata da sola è stata quella di The Miracle e ricordo che già allora mi piaceva tantissimo. Poi la passione è aumentata. In gita a San Marino, alle elementari, comprai la bandiera dell'Inghilterra a colori con i Queen sopra (che ora è appesa esattamente di fronte al mio letto, così la vedo quando mi sveglio). Una volta che i miei erano andati a Roma con mia sorella lasciandomi sola dai nonni, per farmi contenta mi comprarono un poster di Freddie con la giacchina gialla e la immancabili adidas bianche. Da quel momento in poi è stato tutto un crescendo: cd dopo cd ho comprato quasi tutta la discografia, i dvd, i libri. Il più bel regalo ricevuto è stato il cofanetto The Solo Collection con le rarità, le interviste, i video. Quando mi sono laureata avevo la foto portafortuna di Freddie nel taschino, la stessa che ho avuto con me durante tutti gli esami all'università e che ora sta nel portafoglio. E poi c'è il famoso rituale pre-esami, per il quale tutti mi sfottono un pò, ma che funziona benissimo.
Capisco che detto così, sembro una psicopatica... ma il fatto è che da sempre, c'è stato qualcosa nella musica dei Queen e nella voce di Freddie che mi faceva stare bene e mi riconciliava con tutto ciò che avevo intorno. Quando qualcosa andava male o ero triste c'era la musica. Se ero felice e stavo bene c'era la musica. Quella musica che, incredibilmente, parlava di me. Le parole giuste che io non trovavo per esprimere quello che provavo, l'intensità che rispecchiava i miei stati d'animo. Un insieme di sensazioni tanto diverse che si armonizzavano. La delusione, la speranza, l'ironia, la spensieratezza, la tristezza, l'amore. Il rock più duro e le melodie più soft. Bastava premere un pulsante e la magia iniziava: la voce di Freddie si diffondeva nella stanza e parlava direttamente a me. Per questo io amo i Queen, perchè non so come, riescono a toccare delle corde dentro di me che mai nessuno ha toccato.

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