Film biografico su Freddie..

Apprendo la notizia qualche minuto fa sul sito The Indipendent , tabloid inglese.
Infatti è in progetto un film autobiografico su Freddie Mercury , come conferma lo stesso Brian May. E inizia il toto attore..... ma la voce che più è insistente è proprio quella di Johnny Deep.. proprio così.. il grande Johnny, autore di grandiosi film e di trasformazioni veramente assurde... potrebbe essere ideale? chissà.. secondo me sì...lui è molto bravo a calarsi nei panni di chiunque..bisognerà che il caro Johnny inizia a studiare Freddie..e , visto il personaggio, non sarà compito facile.....anzi........... attendiamo notizie ufficiali.....

Discografia Queen

Iniziamo un breve viaggio nella discografia dei Queen: il primo album, omonimo, è uscito il 13 luglio 1973 e il singolo di lancio è stato Keep Yourself Alive, perfetto esempio del suono della band nei primi anni di attività. La critica ha rilevato la non particolare novità delle composizioni di questo disco, poichè sono presenti qui e là tracce beatlesiane e dei sound precedenti...ma sappiamo bene che la critica non è mai stata particolarmente favorevole a Freddie e soci, e sappiamo anche che i critici sono pur sempre esseri umani... L'album contiene 10 tracce commentate così da Corrado Minervini sulle pagine di Queen Tribute by Rockstar: "la passione per il sound mediterraneo emerge nel flamenco-rock di Great King Rat. Liar è un energetico glam rock in cui spicca un bizzarro intermezzo a ritmo di samba. My Fairy King è invece figlia della consuetudine dell'epoca di mutuare dalla mitologia ambientazioni fantastiche creando piccoli mondi immaginari: una canzone caratterizzata da quei ripetuti cambi di tempo e di intensità e soprattutto dalle sovraincisioni vocali che lasciano presagire sviluppi melodrammatici per il futuro. Son and Daugther è un riempitivo bello e buono, che ruba tutto quello che è possibile ai Black Sabbath: un rock troppo pesante per la voce di Freddie che nel finale tenta invano un'evasione. Ma i Queen si redimono immediatamente con la successiva Jesus, un micromusical dai toni solenni in cui si esalta soprattutto Brian May. La chiusura è già un gancio verso il futuro, con l'accenno di pianoforte di Seven Seas of Rhye".